Marzo pazzerello guardi il sole e apri l’ombrello

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Il mese di marzo segna il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile e della rinascita della natura dopo il lungo letargo dell’inverno.

Il suo nome deriva dal Dio romano Marte, Dio della guerra, poiché era proprio nel mese di marzo che in genere, nella storia, iniziavano le guerre.

Equinozio di primavera cade solitamente il 20 o 21 marzo, in questo fenomeno il sole si allinea perpendicolarmente alla linea dell’equatore, facendo in modo che il giorno e la notte abbiano eguale durata. Lo stesso si verifica al 22 o 23 di settembre (equinozio d’autunno).

Osservando il cielo si vede la Via Lattea invernale spostarsi sempre più verso occidente, mentre la comparsa a sud della costellazione del Leone annuncia l’approssimarsi della stagione primaverile.

Il mese marzo non è solamente equinozio di primavera ma presenta altre date che nella storia hanno significato qualcosa e al giorno d’oggi hanno una certa importanza.

Una data importante è indubbiamente l’8 marzo la Festa della Donna!

La sua introduzione, come ricorrenza è nata per dare valore al ruolo della donna e alle sue conquiste sociali.

Un altro importante avvenimento è il 19 marzo la Festa del Papà, associata al giorno di San Giuseppe, padre di Gesù.

Nel mese di marzo ci sono parecchi detti e proverbi popolari legati soprattutto al meteo e alcuni di questi sono:

  • Neve marzolina dalla sera alla mattina.
  • Vento di marzo non termina presto.
  • Marzo asciutto ed aprile bagnato, beato il villano che ha seminato.
  • Marzo ventoso, frutteto maestoso.
  • Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia.
  • Pace tra suocera e nuora dura quanto la neve marzola.
  • Marzo cambia sette cappelli al giorno.

Per quanto riguarda le fasi lunari del mese di marzo sono:

01-06 marzo: luna crescente

7 marzo: luna piena

8-21 marzo: luna in fase calante

22 marzo: luna nuova

23-31 marzo: luna in fase crescente

luna

I segni zodiacali che appartengono al mese di marzo sono: i pesci (dal 20 febbraio al 20 marzo) e l’ariete (dal 21 marzo al 20 aprile)

La pietra di nascita del mese di marzo è l’Acquamarina, pietra preziosa connessa al mare. Il suo nome deriva dal latino “acqua marina” che significa appunto “acqua del mare”. I suoi colori variano dal blu chiaro al blu scuro ed il suo corpo brillante ricorda un Oceano dalle acque cristalline.

Su questa pietra sono nati numerosi miti e leggende, una delle più note racconta che i marinai credevano fermamente che le loro anime avrebbero acquisito un coraggio senza eguali, nel momento in cui avessero indossato amuleti di acquamarina. Ma, secondo l’antico “Lapidario nauticum”, soltanto quando vi fosse sopra l’incisione del volto del Dio del mare Poseidone.

Per quanto riguarda le giornate mondiali/internazionali sui miei amici animali vi segnalo:

3 marzo

 Giornata Mondiale della fauna selvatica

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha indetto la celebrazione del 3 marzo per sensibilizzare sul Valore Natura, quanto le specie animali e vegetali selvatici contribuiscono allo sviluppo sostenibile e al benessere umano.

La giornata sottolinea anche l’urgenza di combattere i crimini contro la fauna selvatica, a partire dai massacri di elefanti, rinoceronti, tigri ecc.. il commercio illegale di specie selvatiche continua a rappresentare una grave minaccia.

Le creature selvatiche che popolano ancora la Terra portano meraviglia e bellezza nella nostra vita, sono l’essenza vitale di foreste, prati, fiumi e oceani e dai servizi ecosistemici che forniscono dipendono le nostre economie e la nostra società. La fauna selvatica ha bisogno del nostro riconoscimento e della nostra protezione, ha dichiarato Jim Leape , direttore generale di WWF Internazionale.

25 marzo

Earth Hour

Earth Hour (Ora della Terra) è un evento internazionale promosso da WWF 🙂

In tutta Italia, numerosi eventi, iniziative ed attività accompagneranno l’ora di spegnimento. Earth Hour è un evento senza frontiere che unisce le persone di tutto il pianeta per vincere la sfida climatica e celebrare la bellezza del nostro Pianeta. Un invito a riflettere sull’importanza delle nostre scelte per la salvaguardia della natura e la lotta alla crisi climatica.

Il 25 marzo le luci di monumenti, luoghi simbolo, insegne di aziende e attività spegneranno le loro luci dalle 20:30 alle 21:30.

vi lascio il link che promuove questo evento: Earth Hour e Ora della Terra

Prima di salutarvi vi lascio un video con una canzoncina dedicata alla nostra terra!

Ciao, ci sentiamo presto!

Orso polare: il predatore più temibile del circolo polare artico

Come vi avevo accennato nel mio articolo dedicato al mese di febbraio, della mia rubrica almanacco mensile in questo mese c’e un’altra importante giornata dedicata ai nostri amici animali: il 27 febbraio è la giornata mondiale dell’Orso Polare!

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Gli orsi polari dipendono dal ghiaccio per cacciare e allevare i cuccioli. A causa della crisi climatica il ghiaccio, quindi, sta scomparendo per gli orsi polari sopravvivere è sempre più difficile 🙁

Ora vi racconto alcune curiosità su questa enorme creatura che vive nel Polo Nord e nel mare Glaciale Artico.

Viene chiamato comunemente orso Bianco ma il suo nome scientifico è Ursus maritimus.

La sua pelliccia non è bianca, l’apparenza inganna. I peli sembrano bianchi ma in realtà sono trasparenti. Ogni pelo, essendo privo di colore, riflette la luce del sole facendoli sembrare bianchi.

In estate la sua pelliccia assume un colore giallognolo, anche la sua pelle, che si trova sotto la pelliccia, è completamente nera e serve ad assorbire i raggi del sole, che lo riscaldano.

Le sue zampe sono anch’esse ricoperte dal pelo, così da isolarle termicamente, sono particolarmente larghe per evitare che sprofondi nella neve, e palmate; infatti, è un abile e veloce nuotatore: può raggiungere la velocità massima di 7 km orari e può nuotare per 9 giorni ininterrotti.

Per gran parte della giornata gli orsi polari sono inattivi e si riposano sul ghiaccio; il resto del tempo lo dedicano agli spostamenti (via terra o in acqua) e alla caccia.

La loro dieta consiste principalmente di foche dagli anelli e foche barbute, animali che hanno grandi quantità di grasso, necessario per la loro sopravvivenza.

Prima di salutarvi vi lascio due video sull’orso Polare e qualche altra foto che ho trovato su questo maestoso Re dei Ghiacci.

Ciao, ci sentiamo presto!

Il gatto: vivace e selettivo felino dall’intelligenza acuta

Oltre la proclamazione dell’International Fund for Animal Welfareha che l’8 agosto, per onorare i gatti, si celebra la giornata internazionale del gatto; in diversi Paesi ci sono altre celebrazioni nazionali come quella del 17 febbraio sempre con motivazioni legate alla tutela del nostro amico felino.

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Il gatto ha vari modi per comunicare: dalle fusa ai continui e diversi toni dei miagolii per attirare la nostra attenzione oppure per ottenere ciò che vuole. Hanno un ottimo udito e i baffi (le vibrisse) funzionano come recettori tattili che gli permettono di muoversi in condizioni di scarsa illuminazione.

Sono in grado di riconoscere alcune delle nostre emozioni dalle espressioni vocali e facciali, riconoscono il loro nome e la voce del loro proprietario dalle altre voci di essere umani.

Sono dei veri e propri dormiglioni, un gatto può arrivare a dormire fino a 18 ore al giorno!

Le posizioni che adottano quando schiacciano un pisolino sono veramente curiose adorano gli armadi (e le scatole), se ne lasci uno aperto poi ricordati di controllare che sia vuoto prima di richiuderlo😉

Vi propongo alcune foto carine di come i nostri vivaci felini fanno la nanna.

Guardate Fiocco e Pandora, i gattoni di mia cugina Elena, che dolci pelosetti quando dormono!

Nike della mia amica Daniela…prima di nanna sempre un pò di stretching 🙂

La dolce Micia del mio amico Angelo 🙂

E la mia adorata Lulù…ogni angolo è perfetto per fare la nanna!

I gatti sono super vanitosi, si puliscono costantemente, amano vedere il loro pelo splendente sono abili predatori, sono molto agili, flessibili e massicci, tanto da consentir loro di camminare molto silenziosamente e di spiccare grandi salti.

Le unghie retrattili (o protrattili) permettono loro di arrampicarsi e di afferrare con grande agilità qualunque cosa.

Nonostante siano spesso indipendenti, noi per loro siamo una fonte di sicurezza nei loro momenti difficili o quando sono sotto stress.

Il nostro amico felino soffre la solitudine dell’assenza del padrone che lo coccola e lo nutre.

Costruisce con l’essere umano un rapporto profondo. Infatti, anche il mordere dopo una coccola è per dimostrare il suo affetto, si strofina a mani e gambe, sia per lasciare il proprio odoresulle persone che per raccoglierlo. Questo rafforza il legame.

Tuttavia, il gatto prova una diffidenza di fondo e non ama i cambiamenti improvvisi.

Il gatto nero

Il gatto nero ha un portamento maestoso, occhi scintillanti di verde o giallo e sguardo fascinoso.

Le credenze si dividono, per alcuni i gatti neri sono considerati dei porta sfortuna, mentre per altre culture rappresentano la dea bendata e sono segno di prosperità.

Per la dea bendata, online, ho trovato i numeri del gatto nero da giocare al lotto, chissà magari portano fortuna…

Chi di voi vuole giocarli?

Io proverò a giocarli nelle giornate a loro dedicate e i numeri sono: da giocare rigorosamente sulla ruota di Napoli, terno: 3-17-81.

Ora vi posto un piccolo video sulla mia gattona Lulù e qualche foto di Lulù, Fiocco e Pandora, Micia, Nero e Molly e il buffo Nike protagonisti di questo mio articolo 🙂

Se avete qualche foto simpatica del vostro amico a quattro zampe e volete pubblicare la sua foto scrivetemi! Pubblicherò la loro foto nel mio articolo 🙂

Ciao, ci sentiamo presto!

Gennaio, il mese della ripartenza

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Gennaio, il mese della ripartenza, del grande freddo, ma anche quello che apre le porte alla primavera e alla rinascita della natura.

Ciao amici 🙂

Per noi bambini un’altra data che ci piace molto è il 6 gennaio. Ovviamente perchè, dopo i doni di Natale, arriva anche la calza della befana!

La tradizione vuole che si appenda al camino una calza vuota così la befana, la vecchina che vien di notte con le scarpe tutte rotte, solcando i cieli con la sua scopa potrà riempire le calze lasciate dai bambini bravi e buoni con dolci e doni, e le calze dei bimbi monelli, divertendosi, le riempirà con il carbone;)

Se volete ascoltare una canzoncina sulla befana ne ho trovata una carina, vi lascio il link: https://www.youtube.com/watch?v=e5PQVAHFYhA

Ora vi riporto qualche informazione su gennaio!

Il nome “gennaio” deriva da una divinità romana, Giano (Ianus in latino). rappresentato spesso con due volti perchè era per gli antichi romani il Dio dei nuovi inizi e di ogni forma di passaggio.

Un volto guarda al passato, l’altro al futuro: proprio come ogni persona che arriva al nuovo anno, attraversando simbolicamente la porta che da dicembre porta a un gennaio ricco di novità.

In questo mese ci sono due aspetti curiosi, uno è il “Blue Monday” che generalmente cade il terzo lunedì del mese ed è considerato il giorno più triste dell’anno. Non si è mai trovata una spiegazione scientifica a questa credenza, ma si pensa che sia l’effetto post feste natalizie.

Voi cosa ne Pensate?

L’altra curiosità riguarda ultimi tre giorni del mese ed è nota come “i giorni della merla”, considerati per molti come i giorni più freddi dell’anno! Su questi tre giorni ci sono varie versioni ma tutte hanno in comune i simpatici volatili: i merli.

Una di queste versioni narra che i merli un tempo erano bianchi, ma in un rigido inverno cambiò tutto. Il gelo era talmente tanto che un merlo decise di nascondersi dentro un camino per cercare di sopravvivere al gelo e vi rimase per tre giorni, uscendo fuori completamente nero a causa della fuliggine. Quei tre giorni erano proprio quelli che concludevano gennaio, dal 29 al 31, e d’allora quei giorni finirono per essere definiti “giorni della merla”. Inoltre, tradizione vuole anche che, ai giorni di fine gennaio particolarmente freddi, corrisponda una primavera “anticipata” o comunque mite.

Secondo l’Almanacco del Contadino, i nativi americani, che vivevano nell’area attualmente occupata dagli Stati Uniti settentrionali e orientali, tenevano traccia delle stagioni attribuendo un nome caratteristico a ogni luna piena ricorrente.

La luna piena di gennaio venne chiamata Luna del Lupo perché sorgeva quando i lupi ululavano fuori dai villaggi dei nativi americani.

Per chi è interessato le fasi lunari di gennaio 2023 sono:

01-05 gennaio: luna crescente

6 gennaio: luna piena

7-20 gennaio: luna in fase calante

21 gennaio: luna nuova

22-28 gennaio: luna in fase crescente

29-31 gennaio: luna in fase calante

I segni zodiacali che appartengono al mese di gennaio sono: il Capricorno (dal22 dicembre al 20 gennaio) e l’Acquario (21 gennaio al 19 febbraio).

Gennaio è un mese tutto invernale e la pietra dedicata a questo mese è il granato; l’inverno è associato a notti lunghe e buie e strade innevate. Forse è per questo che il granato è stato scelto come pietra di gennaio: un minerale brillante, dal colore del sole al tramonto. La pietra è infatti principalmente presentata in varie tonalità di rosso.

Per quanto riguarda le giornate mondiali/internazionali nel mese di gennaio vi segnalo:

21 GENNAIO

Giornata nazionale dell'apprezzamento dello scoiattolo

Questa è giornata dedicata agli scoiattoli, ed è nata nel 2001 da un’idea di Christy Hargrove, specialista statunitense nel campo della riabilitazione di specie selvatiche, Christy Hargrove ha voluto dedicare questa giornata per sensibilizzare e incoraggiare atteggiamenti gentili nei confronti di questi simpatici roditori dalla coda folta.

31 GENNAIO

Giornata internazionale della zebra

La zebra è uno dei mammiferi a più alto rischio d’estinzione a causa della perdita di habitat e della interferenza dell’uomo.

Prima di salutarvi vi posto qualche foto delle bellissime zebre e del grazioso scoiattolo che ha fatto mia mamma 🙂

Ciao a presto!

Un simpatico bigliettino di Natale fai da te

Materiale utilizzato:

  • 1 cartoncino colorato
  • 1 fiocchetto di raso
  • Delle paillettes colorate oppure dei brillantini oppure dei coriandoli
  • Un foglio di plastica trasparente oppure una bustina trasparente
  • Colla a caldo e colla a stick
  • Forbici
  • Taglierino
  • Pennarello
  • Matita
  • Bicchiere
  • Stickers a forma di stella o di albero di Natale
  • Adesivo con sfondo trasparente a tema natalizio

Prima di tutto ho scelto il colore del cartoncino e poi l’ho piegato in due parti uguali.

Ho poi utilizzato un bicchiere per disegnare un cerchio nella parte davanti del cartoncino centrandolo come più mi piaceva.

Poi, con un taglierino ho inciso il cartoncino seguendo il cerchio disegnato così da ottenere un buco a forma di cerchio. Vi raccomando, prima di incidere con il taglierino mettete un piano di legno sotto così da evitare di rovinare il tavolo 😉

Dopodiché ho preso una bustina trasparente e ho ritagliato due quadrati grandi uguali tra loro ma più grandi del cerchio fatto sul cartoncino. Poi ho aperto il cartoncino ed ho incollato uno dei due quadrati trasparenti con la colla a caldo facendo attenzione a lasciare il bordo del quadrato all’esterno del cerchio e facendo attenzione affinché la colla a caldo rimanesse nella parte non visibile all’esterno.

Nella parte interna del cerchio trasparente ho messo delle paillettes colorate (potete metterle del colore che più vi piace) ma, se non le avete, potete utilizzare anche dei brillantini o dei coriandoli. Una volta messe al centro del cerchio ho incollato anche il secondo quadrato trasparente così da bloccare le paillettes all’interno dell’area trasparente.

Con un pennarello ho poi disegnato una linea che va dalla parte superiore del cartoncino fino ad arrivare al cerchio, poi ho fatto anche una linea tutto attorno al cerchio così da delineare la figura.

Infine, ho fatto un fiocchetto con del nastro colorato e l’ho incollato sulla parte centrale superiore del cerchio creando così una simpatica pallina di Natale.

Per concludere ho abbellito il bigliettino attaccando delle stelline colorate e scrivendo Merry Christmas.

Se volete, potete abbellire ulteriormente il bigliettino, attaccando nella parte trasparente un adesivo con sfondo trasparente a tema natalizio; io ho deciso di inserire un simpatico pupazzo di neve che pattina 😉

Ed ecco che il bigliettino è finito! 🙂

Vi piace? 

Ciao, ci sentiamo presto!

Il Giaguaro una creatura meravigliosa dalle “rosette” maculate

Ora vi posto qualche notizia e curiosità che ho trovato su questo felino maculato.

Il Giaguaro vive nelle foreste tropicali dell’America Latina, il suo habitat è caratterizzato da una fitta foresta, dalla presenza di fonti d’acqua costanti e dalla presenza di cibo. È un mammifero carnivoro ed è il terzo felino più grande al mondo dopo la Tigre e il Leone.

Il suo aspetto

A prima vista il Giaguaro può essere confuso con il Leopardo per via del suo mantello maculato ma si differenzia per avere le macchie, chiamate rosette, del mantello più larghe e piene, con un centro marrone scuro, ha la testa più grande e tozza, le zampe sono più corte e muscolose, e il corpo più robusto.

Per i Giaguari le rosette sono le loro impronte digitali, ogni esemplare è diverso dall’altro. Esistono degli esemplari chiamati Giaguari neri, il loro mantello è di colore marrone scuro e le rosette si distinguono solo da certe angolazioni e con una certa luce.

Di cosa si ciba

Il Giaguaro è un abile predatore ed è in grado di arrampicarsi, nuotare e addirittura gattonare, proprio per le sue abilità e tecniche di caccia il Giaguaro può cacciare anche animali selvatici che pesano fino a 300 kg.

La sua mandibola e i suoi denti sono molto potenti e questo gli garantisce di riuscire a cacciare e ad avere la pancia piena. Le sue potenti zanne sono così affilate e potenti che riesce a perforare la pelle di un coccodrillo o di tartarughe di acqua dolce.

Curiosità

Il Giaguaro è un predatore solitario ed è un abile arrampicatore, infatti, passa parecchie ore della giornata sugli alberi, da qui tiene sotto controllo il suo territorio e gusta i suoi pasti. Sinceramente penso che dev’essere scomodo mangiare sopra ad un ramo ma evidentemente per lui va bene così! 🙂

Come le Tigri non disdegna l’acqua, è un nuotatore provetto e la maggior parte del suo cibo lo trova lungo le rive dei fiumi.

Gli indigeni del Sud America lo chiamano “Jag War”, che tradotto significa “colui che caccia volando” questo nome è dovuto proprio alla sua tecnica di caccia, si avvicina di soppiatto alla preda per poi avventarsi con un balzo sulla schiena del suo “spuntino”.

È il Re della foresta pluviale e non ha nemici naturali ad eccezione dell’uomo 🙁 che mette a repentaglio la sua esistenza con la distruzione del suo habitat e il bracconaggio per il suo favoloso mantello maculato.

Ora vi posto qualche foto sul Giaguaro.

Ciao, ci sentiamo presto!

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