conigli
I conigli: i nostri amici a orecchie lunghe

Per la mia rubrica i miei amici animali, oggi vi racconto qualcosa sui nostri amici dalle orecchie lunghe: i conigli.

Ogni anno, nell’ultimo sabato o domenica del mese di settembre, viene celebrata la giornata internazionale del coniglio; quest’anno si celebra il 23 settembre!

La storia della giornata internazionale del coniglio

La giornata internazionale del coniglio è stata istituita per la prima volta nel 1998 da una coalizione internazionale di gruppi per la protezione degli animali.

L’obiettivo principale è sensibilizzare sulle condizioni di vita dei conigli domestici e selvatici, promuovere pratiche di allevamento e cura responsabile, e far conoscere il valore che i conigli hanno nel nostro ecosistema.

Nonostante la loro popolarità come animali domestici, i conigli selvatici affrontano minacce significative come la perdita di habitat e la caccia ☹

In tutto il mondo, le organizzazioni per la protezione degli animali, i rifugi per animali e gli amanti dei conigli organizzano una vasta gamma di eventi per celebrare questa giornata speciale.

Questi eventi possono includere adozioni di conigli, eventi di sensibilizzazione, seminari educativi e raccolte di fondi per sostenere le necessità dei conigli domestici e selvatici.

I conigli sono animali straordinariamente versatili e giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi di tutto il mondo. Sono prede per numerosi predatori e, allo stesso tempo, contribuiscono alla dispersione dei semi di molte piante.

Nei nostri cuori, sono animali domestici affettuosi e amici fidati. La giornata internazionale del coniglio è un tributo a questa diversità di ruoli che i conigli svolgono nel nostro mondo.

Questi piccoli esseri pelosi sono molto più di semplici animali da compagnia; sono creature intelligenti, affettuose e affascinanti che meritano di essere celebrate e apprezzate.

Varietà e razze

I conigli sono mammiferi erbivori appartenenti alla famiglia Leporidae, una delle cose più affascinanti dei conigli è la loro incredibile varietà di razze ne esistono più di 60 specie!  

Dalle calme e coccolone razze come i conigli d’Angora ai vivaci e curiosi conigli Nani, c’è una razza di coniglio per ogni personalità e stile di vita. Ogni razza ha le proprie caratteristiche uniche, dall’aspetto al comportamento.

Molti di noi hanno scoperto la gioia di avere un coniglio come animali da compagnia. Questi animali possono essere estremamente affettuosi e legati ai loro proprietari.

La loro curiosità li spinge a esplorare il mondo che li circonda, e sono noti per interagire in modo giocoso con giocattoli e con i membri della famiglia umana.

I conigli sono noti per il loro comportamento intrigante. Possono essere creature timide o estroverse, e spesso comunicano attraverso una serie di movimenti del corpo e suoni.

Guardare un coniglio saltellare felicemente o fare le fusa mentre viene coccolato è un’esperienza incredibilmente gratificante.

La responsabilità della cura

I conigli possono essere animali domestici meravigliosi, ma ricordatevi che richiedono un impegno significativo da parte dei loro proprietari.

Fornire loro una dieta equilibrata, spazi di vita sicuri e puliti e cure veterinarie adeguate è essenziale per garantire il loro benessere!

I conigli sono molto più di semplici animali domestici, sono creature affascinanti con una storia ricca e una presenza importante nei nostri ecosistemi.

I conigli ci insegnano l’importanza della coesistenza e della protezione della fauna selvatica. Quindi, mentre continuiamo a godere della compagnia dei nostri amici a orecchie lunghe, ricordiamoci anche di fare la nostra parte per garantire che i conigli possano prosperare sia nei nostri cuori che nella natura selvatica.

Prima di salutarvi vi giro un link di un video che vi può essere utile per sapere se il buffo animaletto a orecchie lunghe può diventare il vostro migliore amico 😊 10 cose da sapere prima di adottare un coniglio

Ciao, ci sentiamo presto!

Giornata mondiale del cane
Un mondo di code allegre: Giornata Mondiale del Cane

La giornata mondiale del cane: una speciale riccorenza dedicata al nostro amico a quattro zampe, che condivide con noi un legame unico fatto di amore, lealtà e compagnia. I cani sono compagni di avventure, guardiani devoti, e fonte di conforto in momenti difficili.

Come vi ho accennato nel mio ultimo articolo: Mese di agosto: tra divertimento estivo e stelle cadenti il 26 agosto si celebra la giornata mondiale del cane.

Un’occasione per dimostrare apprezzamento e amore verso i nostri migliori amici a quattro zampe. 😊

La giornata mondiale del cane è stata istituita nel 2004 dall’associazione di beneficenza degli animali “World Dog Alliance” con l’obiettivo di promuovere il benessere dei cani in tutto il mondo.

L’idea era quella di dedicare una giornata intera a celebrare i cani e di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli abusi e le problematiche che possono riguardare questi animali.

Nel corso degli anni, l’iniziativa ha guadagnato sempre più popolarità, coinvolgendo amanti dei cani, organizzazioni animaliste e adottanti in molte parti del globo.

La giornata mondiale del cane ci invita anche a riflettere sul benessere e la protezione degli stessi cani.

È un’opportunità per promuovere pratiche di allevamento responsabile, adottare cani dai rifugi e sensibilizzare contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali.

Tutti possiamo fare la nostra parte per garantire che i cani ricevano l’amore, l’attenzione e le cure di cui hanno bisogno per una vita sana e felice.

Questi meravigliosi animali hanno conquistato un posto speciale nei cuori delle persone grazie alla loro lealtà, intelligenza e capacità di creare legami profondi con i loro padroni.

Ma il cane è molto più di un semplice animale domestico: è un essere vivente capace di emozioni e instaurare rapporti unici e significativi con gli esseri umani e con gli altri membri della propria specie.

Attraverso la sua lealtà, dolcezza e intelligenza, ha guadagnato il titolo di “miglior amico dell’uomo”, un appellativo che riflette il rapporto speciale che si è sviluppato tra l’essere umano e questo animale domestico.

Le varietà di razze e le loro caratteristiche

Con il passare dei secoli, la relazione tra uomini e cani si è evoluta, portando alla formazione di razze canine con caratteristiche uniche.

Ci sono cani da caccia specializzati, cani da pastore intelligenti e devoti, cani da compagnia affettuosi e cani da salvataggio coraggiosi.

Ogni razza ha le sue peculiarità che è ciò che le rende unica, ma tutte condividono il comune denominatore dell’affetto incondizionato e della fedeltà verso i loro padroni.

Benefici fisici e psicologici della compagnia di un cane

Oltre all’amore e alla compagnia che i cani offrono, è stato dimostrato che possedere un cane comporta numerosi benefici fisici e psicologici per gli esseri umani.

Interagire con i cani può abbassare la pressione sanguigna, ridurre lo stress e l’ansia, e aumentare i livelli di serotonina e dopamina, i cosiddetti “ormoni della felicità”. I cani incoraggiano anche l’esercizio fisico poiché richiedono passeggiate e attività all’aria aperta.

I cani come animali da terapia

Oltre a essere ottimi compagni, i cani sono spesso impiegati come animali da terapia per aiutare le persone che soffrono di ansia, depressione, autismo e altre condizioni di salute mentale.

La presenza amorevole e rassicurante di un cane può migliorare l’umore e fornire un senso di comfort e calma.

Responsabilità e impegno

Tuttavia, va sottolineato che possedere un cane comporta una grande responsabilità.

I cani hanno bisogno di cure, attenzioni e addestramento adeguato. Richiedono una dieta equilibrata, cure veterinarie regolari e tanto amore.

L’acquisto di un cane dovrebbe essere una decisione ben ponderata, tenendo conto del tempo e delle risorse necessarie per prendersi cura dell’animale in modo responsabile.

In queste foto vi presento Tea una barboncina che vagava indifesa per le strade trafficate di Roma e grazie ai genitori della mia amica di equitazione Mia e stata salvata da una fine “brutta” ☹

Tea era in condizioni pietosi oltre essere sporca era denutrita con le zampette rovinate poverina ☹

Ci sono tanti cagnolini indifesi e non sempre trovano un angelo custode che li salva… ora Tea è una barboncina felice con una compagna di giochi e una sorellina di nome Zoe 😊

Il cane è molto più di un semplice animale domestico; è un membro della famiglia e un amico fedele.

La loro compagnia porta gioia e felicità nelle nostre vite, oltre a offrire numerosi benefici fisici e psicologici. Siamo stati fortunati a condividere la nostra esistenza con questi straordinari animali e dovremmo ricordarci sempre di trattarli con rispetto, amore e cura.

In cambio, riceveremo un amore incondizionato e una lealtà senza pari che solo i cani possono offrire.

Concludendo la giornata mondiale del cane è una festa dedicata al nostro fedele amico a quattro zampe, ed è un’opportunità per dimostrare gratitudine e affetto verso questi meravigliosi esseri viventi che hanno arricchito le nostre vite con il loro amore incondizionato.

Sia che siate proprietari di cani o semplici amanti degli animali, questa giornata è un'occasione per celebrare il legame speciale che abbiamo con i nostri amici pelosi e per sensibilizzare il mondo riguardo ai diritti e al benessere dei cani in tutto il globo.

Le foto che vi posto ora sono dei pelosetti a me cari, ora corrono liberi tra le nuvole dopo aver attraversato il ponte dell’arcobaleno ma sia io che le loro “mami e papi” portiamo sempre il loro ricordo nel nostro cuore.

Prima di salutarvi vi giro un link di un articolo e il video molto interessante del WWF dove si vede che non solo i nostri amati pelosetti sono i migliori amici dell’uomo ma sono anche speciali alleati per la conservazione degli animali in pericolo di estinzione: Il miglior amico dell’uomo alleato nella conservazione

Vi posto ancora qualche foto dei miei amici pelosetti a quattro zampe 😊

Ciao, ci sentiamo presto!

La tigre
La tigre: maestosa Regina della giungla

La tigre, con il suo portamento maestoso ed il suo manto striato, è uno degli animali più affascinanti e temibili del regno animale. Questa magnifica creatura è nota per la sua forza, agilità e bellezza, ed è considerata la regina indomabile della giungla.

Per la mia rubrica I miei amici animali, oggi vi racconto qualcosa su uno dei predatori più maestosi del regno animale: la tigre.

Con il suo fascino maestoso e il suo potente ruggito, la tigre incarna l’essenza selvaggia e indomabile della natura. Questo magnifico felino è uno degli animali più affascinanti e iconici del regno animale.

Con la loro bellezza distintiva e la forza sovrannaturale, le tigri hanno affascinato e ispirato le persone in tutto il mondo.

La tigre ha una lunga storia di presenza nella cultura umana. È stata oggetto di miti e leggende, ed è spesso rappresentata come un simbolo di potenza, ferocia e bellezza in diverse culture asiatiche.

Nell’arte, nella letteratura e nella cinematografia, la tigre è spesso raffigurata come un animale maestoso e misterioso che incarna l’essenza della natura selvaggia.

Il suo aspetto

Ha il manto striato e le strisce su ogni tigre sono uniche, come le impronte digitali umane.

Come per i nostri amici gatti domestici i segni sulla pelliccia di una tigre si trovano anche sulla loro pelle; quindi, anche una tigre rasata mostrerebbe ancora le sue strisce.

Nonostante il manto sia unico per ogni tigre, quello sulla fronte appare simile in ogni esemplare. Assomiglia al carattere cinese che significa ‘il re’.

Nella cultura cinese, la tigre è un simbolo di forza, coraggio e determinazione.

La maggior parte delle tigri ha gli occhi gialli, ma le tigri bianche di solito hanno gli occhi blu, a causa del fatto che il gene degli occhi blu è collegato al gene della pelliccia bianca.

Anche il gene per gli occhi incrociati o lo strabismo è collegato, quindi molte tigri bianche hanno gli occhi blu incrociati.

Hanno gli occhi con le pupille rotonde a differenza dei gatti domestici, che hanno le pupille verticali.

Le tigri sono crepuscolari: cacciano principalmente al mattino e alla sera a diversità dei gatti domestici che sono notturni.

Il suo Habitat

Prima era diffusa in tutta l’Asia, oggi purtroppo la tigre sopravvive con popolazioni relativamente stabili solo Bangladesh, India, Birmania, Thailandia, Cambogia, Indonesia, Cina, Malesia, Vietnam, Laos, Bhutan, Nepal e Russia.

È un mammifero con una grandissima adattabilità: può sopravvivere in più di 200 tipologie diverse di habitat, dalle foreste pluviali ai boschi di conifere, con condizioni climatiche anche opposte tra di loro.

Le tigri preferiscono habitat con una combinazione di vegetazione densa e aperta.

Le foreste pluviali, con la loro rigogliosa vegetazione e abbondanza di prede, sono particolarmente adatte alle tigri.

Queste foreste offrono ampi spazi di caccia e copertura adeguata a tendere imboscate alle loro prede. Le tigri sono anche presenti in habitat più aperti come praterie e mangrovie.

Di cosa si ciba

La tigre è carnivora e si nutre principalmente di carne.

La sua dieta consiste principalmente di ungulati, come cervi, cinghiali, antilopi e bufali.

La tigre è un predatore abile e potente, in grado di imitare il verso di altri animali e di abbattere prede molto più grandi di dimensioni rispetto a sé stessa.

La tigre è un predatore di vertice, che significa che non ha molti predatori naturali. La sua posizione in cima alla catena alimentare svolge un ruolo importante nel mantenere l’equilibrio degli ecosistemi in cui vive.

Le tigri preferiscono cacciare grandi prede in agguato. Se vediamo una tigre, è meno probabile che ci attacchi, poiché ha perso l’elemento sorpresa.

Le tigri normalmente non considerano gli umani come una preda, ma attaccano se minacciate. La maggior parte dei casi di predazione umana intenzionale è dovuta alla mancanza delle loro normali prede, a causa della perdita di habitat.

Curiosità

Le tigri non possono fare le fusa. Per mostrare felicità, le tigri socchiudono gli occhi o chiudono gli occhi. Questo perché perdere la vista riduce la possibilità di difesa; quindi, le tigri come altri felini lo fanno intenzionalmente solo quando si sentono a proprio agio e al sicuro.

Hanno la saliva antisettica, si leccano le ferite per disinfettarle.

A differenza di quasi tutti gli altri grandi felini, le tigri sono abili nuotatori. Amano fare il bagno e spesso giocano in acqua quando sono giovani. Da adulti, spesso nuotano per diversi chilometri per cacciare o attraversare fiumi.

Alcune delle specie di tigre sopravvissute all’estinzione sono ormai diventate famose come la tigre del Bengala e la tigre siberiana.

La tigre del Bengala si trova specialmente nelle foreste di mangrovie in India, ma anche in Bangladesh, in Birmania e in alcune zone del Nepal.

La tigre del Bengala può avere una colorazione del manto differente, bianca a strisce nere, ed è un esemplare meraviglioso. Si nutre principalmente di cinghiali, cervi e bufali.

La tigre siberiana è la più grande, ha un manto arancione chiaro con striature marroni. Questa specie predilige un habitat dal clima freddo come la foresta boreale e quella temperata ed oggi è a serio rischio di estinzione.

Oltre a queste bellissime specie, sopravvivono ancora la tigre indocinese, la tigre malese e la tigre di Sumatra.

Purtroppo, questi esemplari sono in serissimo pericolo d’estinzione.

Come abbiamo già detto, se queste tigri scompaiono dai loro habitat naturali le conseguenze sono davvero enormi per tutte le altre specie e per l’ecosistema stesso ☹

Come vi ho accennato nel mio articolo luglio: mese che porta con sé l’entusiasmo dell’estate, la Giornata Mondiale della Tigre viene celebrata il 29 luglio di ogni anno.

Questa giornata è stata istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conservazione delle tigri e sulla necessità di proteggere queste magnifiche creature che sono a rischio di estinzione.

Durante la Giornata Mondiale della Tigre vengono organizzate varie iniziative in tutto il mondo, come eventi educativi, conferenze, mostre fotografiche e campagne di sensibilizzazione sui social media; mira a promuovere azioni concrete per la conservazione delle tigri, compresi sforzi per proteggere i loro habitat naturali, porre fine al bracconaggio e contrastare il commercio illegale di parti di tigre.

Per chi è interessato vi giro il link per poter aiutare questo maestoso felino del regno animale: adotta una tigre 

Prima di salutarvi vi giro un video sulla Regina della giungla!

la tigre: la maestosa Regina della giungla.

Ciao, ci sentiamo presto!

Giraffa Twiga
La giraffa, maestosa creatura dell’Africa

La giraffa è uno tra gli animali più iconici e affascinanti del continente africano. Con il suo lungo collo e le peculiari macchie sulla pelliccia, cattura l’immaginazione di chiunque la incontri.

Come vi avevo accennato nel mio articolo giugno: il mese delle avventure all’aperto, il 21 giugno è la giornata mondiale della Giraffa!

Negli ultimi decenni, le popolazioni di giraffe sono diminuite drasticamente a causa della perdita dell’habitat, del bracconaggio e di altre minacce umane.

Durante la Giornata Mondiale della Giraffa, vengono organizzate varie iniziative ed eventi educativi per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione delle giraffe e per raccogliere fondi per progetti di ricerca e protezione.

Nonostante la loro statura imponente, le giraffe sono animali docili e pacifici. Tuttavia, i maschi possono impegnarsi in combattimenti violenti per il dominio territoriale.

Il suo aspetto

Le giraffe sono conosciute per il loro collo incredibilmente lungo, che può raggiungere fino a 2 metri di altezza.

Questo adattamento unico consente loro di raggiungere le foglie degli alberi più alte e inaccessibili.

Oltre al loro collo straordinario, le giraffe presentano zampe lunghe e sottili, un corpo robusto, orecchie lunghe e un manto maculato, che le aiuta a mimetizzarsi nella savana.

Il suo Habitat

Le giraffe si trovano principalmente nelle savane dell’Africa subsahariana, preferendo le aree aperte e ricche di alberi.

Questi animali sono adattabili e possono essere trovati in diversi paesi, compresi Kenya, Tanzania, Sud Africa, Namibia e molti altri.

Tuttavia, la perdita dell’habitat e la frammentazione delle popolazioni sono diventate una minaccia significativa per la sopravvivenza delle giraffe in molte regioni.

Di cosa si ciba

Le giraffe sono animali erbivori e si nutrono principalmente delle foglie degli alberi. La loro lunga lingua e le labbra prensili consentono loro di afferrare i rami e di strappare le foglie.

Le giraffe sono creature straordinarie che incarnano la bellezza selvaggia dell’Africa. Il loro collo lungo, il loro comportamento unico e la loro grazia ne fanno un simbolo affascinante della natura.

Le giraffe sono minacciate dalla perdita dell’habitat e da altre minacce umane. È cruciale che continuiamo a impegnarci nella conservazione delle giraffe e a proteggere il loro ecosistema per garantire la sopravvivenza di queste creature affascinanti e preziose.

Solo attraverso sforzi congiunti possiamo garantire un futuro luminoso per le giraffe e preservare la diversità del nostro pianeta.

Se per caso vi trovate dalle parti del Kenya e volete ammirare questo bellissimo e grazioso animale, durante un safari da sogno, vi lascio il link del sito di un mio carissimo amico, Daniel, sempre disponibile, professionale, attento alle esigenze di ogni persona; Dansafarikenya

Prima di salutarvi vi giro il link per chi volesse aiutare questo affascinante creatura dal lungo collo: adotta una giraffa

Ciao, ci sentiamo presto!

Tartaruga
Tartaruga: la creatura più affascinante e antica del mondo

La tartaruga è considerata una delle creature più affascinanti e antiche del mondo ancora esistenti oggi sulla Terra da milioni di anni e hanno attraversato molteplici epoche geologiche.

Come vi ho scritto nel mio articolo, maggio, terzo mese della primavera il 23 maggio di ogni anno viene celebrata La Giornata Mondiale della Tartaruga.

Durante la Giornata Mondiale della Tartaruga vengono organizzati eventi educativi, conferenze, attività di volontariato e altre iniziative volte a coinvolgere il pubblico e a diffondere informazioni sulle sfide che le tartarughe affrontano e sulle misure che possiamo prendere per proteggerle.

Tra queste minacce ci sono la perdita dell’habitat, l’inquinamento, la pesca eccessiva, il commercio illegale e i cambiamenti climatici. Queste attività possono causare un declino delle popolazioni di tartarughe e mettere molte specie a rischio di estinzione.

Partecipare alla Giornata Mondiale della Tartaruga può essere fatto in diversi modi. Puoi partecipare a eventi locali organizzati da associazioni e istituzioni che lavorano per la conservazione delle tartarughe.

Puoi anche contribuire alla causa condividendo informazioni sulle tartarughe sui social media, organizzando attività di pulizia delle spiagge o sostenendo finanziariamente organizzazioni impegnate nella conservazione delle tartarughe.

La Giornata Mondiale della Tartaruga è un’opportunità per imparare di più su questi affascinanti rettili, per apprezzarne la bellezza e per prendere coscienza delle minacce che affrontano.

Per chi volesse aiutare questa affascinante creatura vi lascio il link: Adotta una tartaruga.

Le tartarughe possono essere trovate in molti ambienti diversi, come oceani, fiumi, laghi, paludi e terre asciutte. Alcune specie di tartarughe sono in grado di vivere fino a 150 anni, il che le rende tra gli animali più longevi del mondo.

Il suo aspetto

Le tartarughe sono note per il loro guscio duro e protettivo, che è composto da una serie di ossa fuse che formano una struttura solida e resistente.

Il guscio è composto da due parti: il carapace dorsale e il piastrone ventrale, che sono collegati tra loro da una striscia di tessuto. Le tartarughe possono ritirarsi completamente all’interno del loro guscio è essenziale per la protezione da predatori e ambienti ostili.

Di cosa si cibano

Le tartarughe hanno diete variegate. Le tartarughe marine si nutrono principalmente di alghe, mentre le tartarughe terrestri possono consumare erba, foglie, frutta e anche insetti o piccoli animali. Le tartarughe hanno un becco robusto che usano per mangiare il cibo.

Dove vivono

Le tartarughe si trovano in tutto il mondo, tranne nelle regioni polari. Alcune specie vivono in acqua dolce, come fiumi e laghi, mentre altre abitano habitat marini. Alcune tartarughe terrestri preferiscono ambienti aridi, mentre altre sono adattate a foreste e praterie.

Prima di salutarvi vi posto un cortometraggio che racconta il viaggio di una tartaruga marina appena nata, di nome Aqua. Durante il suo viaggio, affronta molti ostacoli, dall’inquinamento umano a diversi predatori.

Ciao, ci sentiamo presto!

Api
Le api: insetti vitali per la nostra sopravvivenza

Le api svolgono un ruolo vitale nell’ecosistema nella pollinazione delle piante, senza le api, molte piante non sarebbero in grado di produrre frutti o semi.

Le api svolgono un ruolo vitale nell’ecosistema perché sono responsabili della maggior parte della pollinazione delle piante. Cercano il nettare dei fiori per nutrirsi e i granuli di polline si attaccano al loro corpo.

Quando le api si spostano da un fiore all’altro, il polline si trasferisce tra i fiori, fertilizzando le cellule riproduttive delle piante e consentendo loro di produrre semi e frutti.

Le api vivono in colonie organizzate con una divisione del lavoro ben definita. Ogni colonia di api è composta da una regina, api operaie e api maschi, chiamati fuchi.

La regina è responsabile della riproduzione, mentre le api operaie svolgono compiti come la raccolta di cibo, la pulizia dell’alveare e la cura delle larve.

Le api operaie raccolgono il nettare dai fiori e lo trasportano all’alveare, dove viene trasformato in miele attraverso un processo di lavorazione all’interno delle loro ghiandole. Il miele viene immagazzinato all’interno dei favi come fonte di cibo per la colonia.

Esistono diverse specie di api, ma le più comuni e conosciute sono le api mellifere (Apis mellifera). Queste api sono sociali, vivono in colonie organizzate e sono comunemente allevate dagli apicoltori per la produzione di miele, cera d’api e altri prodotti.

Come vi ho accennato nel mio articolo maggio, terzo mese della primavera ) il 20 maggio viene celebrata la giornata mondiale delle api ed è un’occasione per aumentare la consapevolezza sull’importanza delle api e promuovere azioni volte alla loro protezione.

Purtroppo, le api affrontano diverse minacce che mettono a rischio la loro sopravvivenza. Tra queste minacce ci sono il cambiamento climatico, l’uso eccessivo di pesticidi, la perdita di habitat a causa della deforestazione e dell’urbanizzazione, le malattie e i parassiti che colpiscono le colonie di api.

La protezione delle api e la promozione di pratiche agricole sostenibili diventano sempre più importanti per preservare gli ecosistemi e garantire la produzione di cibo.

Molte organizzazioni e individui si impegnano attivamente nella protezione delle api, promuovendo l’adozione di politiche agricole più sostenibili, la riduzione dell’uso di pesticidi nocivi, la creazione di habitat per le api e la sensibilizzazione sull’importanza delle api per la nostra sopravvivenza.

Prima di salutarvi vi ricordo che per chi volesse dare il proprio sostegno in difesa della biodiversità e salvare le api sono disponibili due link: Adotta un ApeSalviamo le api.

Ciao, ci sentiamo presto!

Pinguino
Il pinguino: un goffo e buffo animale da salvare

Il pinguino, con la sua camminata un po’ goffa e simpatica, è a rischio estinzione a causa del riscaldamento globale e delle attività umane.

Come vi avevo accennato nel mio articolo dedicato al mese di aprile: aprile dalle burle del pesce di aprile all’uovo di Pasqua, il 25 aprile è la giornata mondiale del pinguino.

La giornata mondiale del pinguino è nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce che corrono questi uccelli a causa del riscaldamento globale e delle attività umane.

Tempo di lettura 2 minuti.

La data del 25 aprile fissata come Giornata Mondiale del Pinguino, non è una giornata scelta a caso, ma proprio in questo giorno questi uccelli marini cominciano la loro annuale migrazione verso nord.

Ora vi racconto alcune curiosità su questo buffo e simpatico uccello:

Ne esistono 18 specie ma, fra tutte, quella più conosciuta è il pinguino imperatore, l’unico che vive tutto l’anno nel gelo dell’Antartide e che a causa dei cambiamenti climatici risulta oggi essere tra i più esposti al rischio di estinzione.

Il suo aspetto

È un animale dall’aspetto buffo e simpatico, ma anche elegante.

Si tratta di un uccello bellissimo, con caratteristiche morfologiche molto particolari. La sua testa è piuttosto piccola, ha un becco che utilizza per nutrirsi e cacciare.

I pinguini hanno le ali, come tutti gli uccelli, ma queste sono alquanto particolari. Sono infatti piccole e inadatte per volare, non consentono a questi bellissimi esemplari di spiccare il volo.

Per spostarsi più rapidamente tra i ghiacci il pinguino si stende con la pancia in giù e si spinge con le ali. Il suo piumaggio è impermeabile e folto.

Ciò che rende buffo il pinguino nei suoi movimenti è la conformazione delle zampe molto corte che spingono questo uccello a rimanere in posizione eretta “camminando” a piccoli passetti. E molto divertente da vedere😊

Il piumaggio è nero sul capo, sulla nuca e sulla gola, mentre in corrispondenza delle orecchie, sul collo e in parte del petto è di un bel colore giallo. Per il resto è grigio nelle regioni superiori del corpo, bianco in quelle inferiori. Il becco è nero e rosso, le zampe brune.

Di cosa si ciba

I pinguini sono carnivori, prendono tutto il loro cibo dal mare, si nutrono di pesci, crostacei e calamari; per raggiungere le loro prede si immergono in notevoli profondità e anche per tempi molto lunghi.

Sono abili nuotatori questo li aiuta a non farsi catturare e diventare loro stessi cibo di alcuni predatori marini come l’orca o il leone marino.

Il pinguino proprio grazie al suo buffo e simpatico aspetto è spesso protagonista di film e cartoni animati vi lascio un link di un simpatico video su questi buffi animaletti. Il pinguino.

Prima di salutarvi vi ricordo che per chi volesse aiutare questo buffo e simatico animaletto c’è questo link del WWF dove lo si può aiutare. Adotta un pinguino 

Ciao, ci sentiamo presto!

Orso Polare
Orso polare: il predatore più temibile del circolo polare artico

L’orso polare è in cima alla catena alimentare, non ha predatori, mangia ma non viene mangiato.

Come vi avevo accennato nel mio articolo dedicato al mese di febbraio, della mia rubrica almanacco mensile in questo mese c’e un’altra importante giornata dedicata ai nostri amici animali: il 27 febbraio è la giornata mondiale dell’Orso Polare!

Tempo di lettura 2 minuti

Gli orsi polari dipendono dal ghiaccio per cacciare e allevare i cuccioli. A causa della crisi climatica il ghiaccio, quindi, sta scomparendo per gli orsi polari sopravvivere è sempre più difficile 🙁

Ora vi racconto alcune curiosità su questa enorme creatura che vive nel Polo Nord e nel mare Glaciale Artico.

Viene chiamato comunemente orso Bianco ma il suo nome scientifico è Ursus maritimus.

La sua pelliccia non è bianca, l’apparenza inganna. I peli sembrano bianchi ma in realtà sono trasparenti. Ogni pelo, essendo privo di colore, riflette la luce del sole facendoli sembrare bianchi.

In estate la sua pelliccia assume un colore giallognolo, anche la sua pelle, che si trova sotto la pelliccia, è completamente nera e serve ad assorbire i raggi del sole, che lo riscaldano.

Le sue zampe sono anch’esse ricoperte dal pelo, così da isolarle termicamente, sono particolarmente larghe per evitare che sprofondi nella neve, e palmate; infatti, è un abile e veloce nuotatore: può raggiungere la velocità massima di 7 km orari e può nuotare per 9 giorni ininterrotti.

Per gran parte della giornata gli orsi polari sono inattivi e si riposano sul ghiaccio; il resto del tempo lo dedicano agli spostamenti (via terra o in acqua) e alla caccia.

La loro dieta consiste principalmente di foche dagli anelli e foche barbute, animali che hanno grandi quantità di grasso, necessario per la loro sopravvivenza.

Prima di salutarvi vi lascio due video sull’orso Polare e qualche altra foto che ho trovato su questo maestoso Re dei Ghiacci.

Ciao, ci sentiamo presto!

giornata nazionale del gatto...Lulù
Il gatto: vivace e selettivo felino dall’intelligenza acuta

Il gatto: il vivace felino dal fascino misterioso e selvatico, arguto e selettivo con una acuta intelligenza capace di farsi amare e adorare 🙂

Oltre la proclamazione dell’International Fund for Animal Welfareha che l’8 agosto, per onorare i gatti, si celebra la giornata internazionale del gatto; in diversi Paesi ci sono altre celebrazioni nazionali come quella del 17 febbraio sempre con motivazioni legate alla tutela del nostro amico felino.

Tempo di lettura 4 minuti

Il gatto ha vari modi per comunicare: dalle fusa ai continui e diversi toni dei miagolii per attirare la nostra attenzione oppure per ottenere ciò che vuole. Hanno un ottimo udito e i baffi (le vibrisse) funzionano come recettori tattili che gli permettono di muoversi in condizioni di scarsa illuminazione.

Sono in grado di riconoscere alcune delle nostre emozioni dalle espressioni vocali e facciali, riconoscono il loro nome e la voce del loro proprietario dalle altre voci di essere umani.

Sono dei veri e propri dormiglioni, un gatto può arrivare a dormire fino a 18 ore al giorno!

Le posizioni che adottano quando schiacciano un pisolino sono veramente curiose adorano gli armadi (e le scatole), se ne lasci uno aperto poi ricordati di controllare che sia vuoto prima di richiuderlo😉

Vi propongo alcune foto carine di come i nostri vivaci felini fanno la nanna.

Guardate Fiocco e Pandora, i gattoni di mia cugina Elena, che dolci pelosetti quando dormono!

Nike della mia amica Daniela…prima di nanna sempre un pò di stretching 🙂

La dolce Micia del mio amico Angelo 🙂

E la mia adorata Lulù…ogni angolo è perfetto per fare la nanna!

I gatti sono super vanitosi, si puliscono costantemente, amano vedere il loro pelo splendente sono abili predatori, sono molto agili, flessibili e massicci, tanto da consentir loro di camminare molto silenziosamente e di spiccare grandi salti.

Le unghie retrattili (o protrattili) permettono loro di arrampicarsi e di afferrare con grande agilità qualunque cosa.

Nonostante siano spesso indipendenti, noi per loro siamo una fonte di sicurezza nei loro momenti difficili o quando sono sotto stress.

Il nostro amico felino soffre la solitudine dell’assenza del padrone che lo coccola e lo nutre.

Costruisce con l’essere umano un rapporto profondo. Infatti, anche il mordere dopo una coccola è per dimostrare il suo affetto, si strofina a mani e gambe, sia per lasciare il proprio odoresulle persone che per raccoglierlo. Questo rafforza il legame.

Tuttavia, il gatto prova una diffidenza di fondo e non ama i cambiamenti improvvisi.

Il gatto nero

Il gatto nero ha un portamento maestoso, occhi scintillanti di verde o giallo e sguardo fascinoso.

Le credenze si dividono, per alcuni i gatti neri sono considerati dei porta sfortuna, mentre per altre culture rappresentano la dea bendata e sono segno di prosperità.

Per la dea bendata, online, ho trovato i numeri del gatto nero da giocare al lotto, chissà magari portano fortuna…

Chi di voi vuole giocarli?

Io proverò a giocarli nelle giornate a loro dedicate e i numeri sono: da giocare rigorosamente sulla ruota di Napoli, terno: 3-17-81.

Ora vi posto un piccolo video sulla mia gattona Lulù e qualche foto di Lulù, Fiocco e Pandora, Micia, Nero e Molly e il buffo Nike protagonisti di questo mio articolo 🙂

Se avete qualche foto simpatica del vostro amico a quattro zampe e volete pubblicare la sua foto scrivetemi! Pubblicherò la loro foto nel mio articolo 🙂

Ciao, ci sentiamo presto!

Il Giaguaro una creatura meravigliosa dalle “rosette” maculate

Tempo di lettura 3 minuti

Il Giaguaro (Panthera onca) è il felino più grande dell’America Latina, una creatura meravigliosa purtroppo in via d’estinzione la cui protezione è in serio pericolo, minacciato dal bracconaggio, deforestazione e incendi.

Ciao amici della tribù di krysland 🙂

Ora vi posto qualche notizia e curiosità che ho trovato su questo felino maculato.

Il Giaguaro vive nelle foreste tropicali dell’America Latina, il suo habitat è caratterizzato da una fitta foresta, dalla presenza di fonti d’acqua costanti e dalla presenza di cibo. È un mammifero carnivoro ed è il terzo felino più grande al mondo dopo la Tigre e il Leone.

Il suo aspetto

A prima vista il Giaguaro può essere confuso con il Leopardo per via del suo mantello maculato ma si differenzia per avere le macchie, chiamate rosette, del mantello più larghe e piene, con un centro marrone scuro, ha la testa più grande e tozza, le zampe sono più corte e muscolose, e il corpo più robusto.

Per i Giaguari le rosette sono le loro impronte digitali, ogni esemplare è diverso dall’altro. Esistono degli esemplari chiamati Giaguari neri, il loro mantello è di colore marrone scuro e le rosette si distinguono solo da certe angolazioni e con una certa luce.

Di cosa si ciba

Il Giaguaro è un abile predatore ed è in grado di arrampicarsi, nuotare e addirittura gattonare, proprio per le sue abilità e tecniche di caccia il Giaguaro può cacciare anche animali selvatici che pesano fino a 300 kg.

La sua mandibola e i suoi denti sono molto potenti e questo gli garantisce di riuscire a cacciare e ad avere la pancia piena. Le sue potenti zanne sono così affilate e potenti che riesce a perforare la pelle di un coccodrillo o di tartarughe di acqua dolce.

Curiosità

Il Giaguaro è un predatore solitario ed è un abile arrampicatore, infatti, passa parecchie ore della giornata sugli alberi, da qui tiene sotto controllo il suo territorio e gusta i suoi pasti. Sinceramente penso che dev’essere scomodo mangiare sopra ad un ramo ma evidentemente per lui va bene così! 🙂

Come le Tigri non disdegna l’acqua, è un nuotatore provetto e la maggior parte del suo cibo lo trova lungo le rive dei fiumi.

Gli indigeni del Sud America lo chiamano “Jag War”, che tradotto significa “colui che caccia volando” questo nome è dovuto proprio alla sua tecnica di caccia, si avvicina di soppiatto alla preda per poi avventarsi con un balzo sulla schiena del suo “spuntino”.

È il Re della foresta pluviale e non ha nemici naturali ad eccezione dell’uomo 🙁 che mette a repentaglio la sua esistenza con la distruzione del suo habitat e il bracconaggio per il suo favoloso mantello maculato.

Ora vi posto qualche foto sul Giaguaro.

Ciao, ci sentiamo presto!

Leopardo delle nevi, un gattone dagli occhi di ghiaccio

Ciao amici della tribù di krysland 🙂

Tutti i paesi del mondo sono impegnati più che mai per salvare questo leopardo in via di estinzione; la riduzione degli habitat e il bracconaggio dovuto per la sua splendida pelliccia continuano a minacciare i pochi leopardi delle nevi rimasti 🙁

Ora vi posto qualche notizia e curiosità che ho trovato su questo felino dagli occhi di ghiaccio.

È una creatura affascinante e maestosa: è lui il Re dei felini delle temperature che arrivano sottozero ed è uno dei felini più rari al mondo.

Il nome scientifico della specie è Panthera uncia. Il termine Panthera è il nome di un genere. Infatti la pantera come specie non esiste. Le specie che rientrano in questo genere sono i parenti più vicini del leopardo delle nevi, il leone (Panthera leo), la tigre (Panthera tigris), il leopardo (Panthera pardus) e il giaguaro (Panthera onca).

Scommetto che vi domandate:

E la Pantera nera allora?

Il termine Pantera nera è utilizzato per indicare i felini selvatici che hanno il pelo nero, e che hanno la malattia chiamata melanismo (che in pratica è l’opposto dell’albinismo). Il melanismo è l’eccesso di colorazione scura di pelle, peli o piume.

Il suo aspetto

Il Leopardo delle nevi è come un grande gattone con il muso dolce, gli occhi vispi, le orecchie a punta e il manto morbido e candido ricoperto da tante chiazze.

La sua pelliccia è lanosa e lunga, con cui riesce a mantenere caldo il ventre, ha una colorazione che varia dal grigio al marroncino-giallastro con piccole macchie scure e parti inferiori biancastre; la coda è spessa lunga circa un metro che lo aiuta a mantenere l’equilibrio e gli consente di tenere al caldo il muso mentre riposa.

Il naso è ben adattato per affrontare il freddo, la cavità nasale corta ma ampia riscalda l’aria gelida prima che raggiunga i polmoni.

Le zampe sono pelose ed enormi, dotate di pelliccia anche tra i polpastrelli che gli consente di muoversi più agevolmente sulla neve, come se indossasse un paio di “ciaspole”.

forte vero? 🙂

Le zampe giganti e pelose lo aiutano anche a smorzare il suono dei movimenti e proteggono le dita dei piedi dal freddo pungente.

I suoi occhi hanno delle sfumature sul verde, azzurro e grigio.

Di cosa si ciba

Il leopardo delle nevi è carnivoro, caccia soprattutto di notte o all’alba.

Le sue prede sono soprattutto pecore e capre selvatiche ma non disdegna cervi e giovani yak; non ha paura di imbattersi in prede dalla dimensione grande in quanto è bravissimo a catturare anche prede tre volte più pesanti di lui. In mancanza di prede grandi, punta volentieri a piccoli mammiferi tipo volpi, sciacalli, linci.

Curiosità

Il suo soprannome e “Fantasma delle montagne” vive sulle catene montuose dell’Asia centrale ed è un campione del mimetismo! Non è facile da avvistare e quindi diventa difficile monitorare il numero di esemplari ancora presenti nel territorio in cui vive.

Ora vi posto qualche altra foto che ho trovato.

Ciao, ci sentiamo presto!

Rinoceronte, un “dinosauro” col corno in fronte

Ciao amici della tribù di krysland | Hi Krysland tribe’s friends 🙂

Il rinoceronte è tra i più grandi mammiferi terrestri dopo gli elefanti e nonostante la sua possente stazza è in pericolo di estinzione, la causa principale è il bracconaggio per il commercio del suo prezioso corno oltre che la divisione degli ambienti in spazi sempre più piccoli e non comunicanti tra loro (frammentazione ambientale o degli habitat).

Ora vi posto qualche curiosità che ho trovato su questo grande mammifero un po’ “dinosauro”, un po’ “unicorno”

Ci sono 5 specie di rinoceronte, 2 sono africane: il rinoceronte bianco e quello nero; e 3 sono asiatiche: il rinoceronte indiano, il rinoceronte di Sumatra e il rinoceronte di Giava.

  • Il rinoceronte bianco è il più grande di tutti, ha la testa allungata e un labbro superiore squadrato adatto a pascolare l’erba. Ha un carattere più socievole e nonostante il nome è in realtà grigio.
  • Il rinoceronte nero ha un labbro superiore prensile, per afferrare i rami e le foglie, è infatti un brucatore. Ha un’indole più aggressiva del rinoceronte bianco.
  • Il rinoceronte di Sumatra è il più piccolo e ha 2 corni. Si nutre prevalentemente di foglie su piccoli alberi.
  • Il rinoceronte di Giava ha un solo corno e come corporatura ha delle pieghe sulla pelle come anche quello indiano.
  • Il rinoceronte indiano si ciba soprattutto di erbe alte, arbusti e piante acquatiche. Vive in Nepal e in India settentrionale.

Di cosa si ciba

Non è un predatore verso gli altri animali per la ricerca del cibo perché è erbivoro. Nonostante le sue enormi dimensioni corporee e forza, il rinoceronte ha un cervello piccolo.

Il suo aspetto

A seconda della specie a cui appartiene ha uno o due corni. Il corno del rinoceronte è fatto di una proteina chiamata cheratina, la stessa sostanza da cui sono fatte le unghie e i capelli.

La sua pelle è spessa e rugosa ma molto sensibile agli insetti e al sole e con delle piaghe molto grandi quasi a sembrare un’armatura possente, a vederlo mi viene in mente un dinosauro di altri tempi 🙂

Nonostante il nome: rinoceronte nero e rinoceronte bianco, il loro colore è grigio.

Curiosità

Hanno un udito eccellente e un grande senso dell’olfatto, ma hanno una vista scarsa. Solitamente non vivono in gruppi sono per lo più animali solitari.

I rinoceronti passano il loro tempo sia di giorno sia di notte nei pascoli e dormono solo durante i momenti più caldi della giornata.

Quando non mangiano si dedicano alla SPA: si fanno delle rilassanti maschere di fango fresco 😀 amano restare immersi nel fango anche per 9 ore.

Il fango li protegge dal sole e dalle punture d’insetto e dai parassiti (quando il fango si asciuga, raffredda la temperatura corporea e crea una pellicola protettiva).

Ora vi posto qualche foto di Rhino 🙂

Ciao, ci sentiamo presto!

panda rosso
Panda rosso, un buffo animaletto unico e raro

Il Panda rosso è una delle specie animali più minacciate al mondo: è in pericolo di estinzione.

Il Panda rosso è in pericolo di estinzione. Una delle cause principali è la deforestazione, i loro habitat vengono distrutti rimanendo così senza casa e senza risorse. Anche se la caccia è ILLEGALE molti bracconieri li prendono di mira per la loro pelliccia 🙁

Qui di seguito mi fa piacere riportare alcune notizie che ho trovato su questo simpatico animaletto

Pensando al nome “Panda rosso” viene in mente il classico grande Panda bianco e nero con magari il colore rosso in qualche parte del corpo. In realtà non gli somiglia affatto infatti, per il suo aspetto, molti lo associano ad un procione o ad una volpe per la sua folta coda.

Il Panda rosso è detto anche Panda minore ed è chiamato dagli abitanti della Cina “volpe di fuoco”: volpe proprio per la sua coda folta e di fuoco per il suo colore.

Il papà della mia amica Elena, mi ha girato queste 3 foto scattate allo Zoo di Washington, dove si vede il suo brillante colore rosso/ruggine e la sua super coda… è bellissimo!

Ci sono 2 specie differenti:

  • Il Panda rosso himalayano, che vive in Nepal e Bhutan
  • Il Panda rosso cinese vive nel nord del Myanmar e nel sud della Cina. Questa specie è più grande e ha un colore più scuro del Panda rosso himalayano

Il suo aspetto

Il Panda rosso non è molto grande, è più che altro come un gatto domestico. I maschi pesano tra i 4,5 e i 6 kg e misurano tra i 30-60 cm di lunghezza, mentre le femmine pesano tra i 3-4,5 kg e misurano tra i 30-50 cm.

Ha una lunga e coda folta caratterizzata da 6 anelli di colore rosso (o ocra) che gli dà un grande equilibrio e gli permette di muoversi attraverso zone scivolose con grande abilità.

Le zampe sono di colore nero e quelle anteriori hanno un sesto dito (forte vero? 🙂 ) e un cuscinetto carnoso che serve proprio per acciuffare la pianta con cui si ciba.

Di cosa si ciba

Come il suo “cugino” bianco e nero è ghiotto di bambù, viene classificato come carnivoro perché oltre che di diverse radici, bacche, frutta, funghi e uova di animali (che di solito rubano dai nidi), si ciba anche di insetti e di piccoli animali come i roditori.

Curisità

Il Panda rosso è un animale notturno, dorme di giorno e si nutre di notte! Anche il suo modo di riposare è particolare: si allunga su un ramo e lascia a penzoloni le zampe, mentre la sua tana la costruisce sugli alberi.

Ora vi posto qualche foto e vi aspetto al mio prossimo articolo!

Ciao, ci sentiamo presto!

Ginger, Il “cangatto Chiwi”, la pelosetta di casa

Ginger, un chihuahua sempre in cerca di coccole.

Oggi vi parlo dell’altra pelosetta di casa, Ginger la mia cagnolina. Ginger è una chihuahua ed è entrata a far parte della nostra famiglia quando avevo quasi tre anni. È nata l’8 giugno 2015 quindi oggi ha sette anni.

È dolcissima ed è sempre in cerca di coccole.

Tempo di lettura 3 minuti

Appena arrivata in famiglia era una piccolissima cucciolotta, era veramente minuscola!

Con Gingerina giocavo portandola a spasso dentro la mia carrozzina delle bambole, facevamo sonnellini e guardavamo la tv assieme. Ancora oggi siamo inseparabili come del resto con la mia gattona Lulù.

La mamma di Ginger si chiama Mia e sono identiche. Il papà si chiama Choco e come dice il suo nome è color cioccolato; purtroppo pochi giorni fa ha attraversato il ponte dell’arcobaleno e questa notizia mi ha rattristato molto. Anche Ginger sembrava triste come se sentisse che qualcosa è cambiato 🙁

L’unica sorellina di Ginger che conosciamo è la piccola Nuvola, ogni volta che si vedono giocano come matte, si rincorrono dappertutto, non so se hanno capito di essere sorelle perché nuvola è della cucciolata precedente a quella di Ginger (hanno il mantello  di colori differenti) ma appena si vedono da lontano, inizano a rincorresi e giocare senza sosta.

I miei genitori l’hanno tenuta d’occhio fino a quando sono diventate come sorelle, ma è Lulù che comanda in casa! Ginger la segue dovunque, quando la vede rincorrere qualche preda e tutte le volte Lulù arriva con il trofeo mentre Ginger non riesce mai a catturare nulla.

Dormono sempre assieme sono molto carine, sono inseparabili!

Il suo “fidanzato “si chiama Marlon, e Il 2 giugno 2015 Gingerina è diventata mamma di un bellissimo cucciolo di nome Whisky, ribattezzato dalla sua nuova famiglia in Gianni.

Gianni è un cucciolo molto bello, ha lo stesso colore della mamma oltre a un pallino color nocciola sulla testa e un cuoricino bianco sul sederino. Quando le sue orecchie hanno iniziato a stare dritte mi è sembrato di vedere un pipistrello, era veramente buffo 🙂

Ginger non è mai stata gelosa del suo cucciolo. Quando Gianni è nato ce lo ha lasciato accarezzare e prendere in braccio, da piccolino era un giocherellone mi girava sempre intorno.

Quando facevano i sonnellini erano adorabili e mi facevano ridere perchè dormivano tutte e due nelle stesse posizioni.

Il gioco preferito di Ginger è una pallina di stoffa, non la lascia mai, gira per casa con la sua pallina in bocca e guai a chi gliela tocca!

Il suo hobby preferito sono i sonnellini rigorosamente sotto ad ogni copertina che trova. Che sia sul letto o sul divano la copertina è sua! Si mimetizza così bene che a volte non la vediamo e rischiamo di sederci sopra!

È buffa perché dorme con la linguetta di fuori, fa proprio ridere.

Ora vi posto altre sue foto, sia con il suo cucciolo sia con la sua amica Lulù.

Ciao, ci sentiamo presto!

A proposito, lo sapete che la giornata mondiale del cane è il 26 agosto?
Auguri a tutti i cagnolini! 🙂

Lulù e Ginger, le pelosette di casa

Vi presento le mie pelosette di casa, Lulù la mia gattina gigante e Ginger la mia cagnolina.

Oggi vi parlo di Lulù. Lei è una trovatella, i miei genitori l’hanno salvata dalla strada quando io non ero ancora nata.

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Mamma mi ha raccontato che, quando mancavano circa due mesi alla mia nascita, una mamma gatta con a seguito quattro gattini sono arrivati in giardino dove stavano passando le vacanze in Sardegna.

Una sera sentivano continui miagolii e, ad un certo punto, una gatta sì è presentata in giardino. Dopo averle dato del cibo si è allontanata ed il giorno dopo si è presentata con i quattro gattini.

Ogni giorno i gattini giocavano per il giardino e la mamma gatta si allontanava.

Però spesso tornava per dare una controllata ai micetti e per allattarli, anche se ormai mangiavano da soli e poi se ne riandava. Fece così tutti i giorni fino alla fine delle vacanze dei miei genitori ed era come se volesse capire se i suoi cuccioli erano al sicuro.

Alla fine delle vacanze la mamma gatta non si è più vista e ogni gattino è stato adottato dai miei genitori e dagli amici che soggiornavano là in zona.

Tornati a casa i miei genitori l’hanno portata dal veterinario per i vaccini di routine, la veterinaria ha constatato che aveva circa due mesi ed era un gatto europeo, come data presunta hanno deciso che la sua nascita era il 01 giugno 2012.

Il nome Lulù è stato scelto da una lista proposta sia da mia mamma che da mio  cugino Jacopo che allora aveva la mia stessa età di oggi, 10 anni, e dalle sue amiche/amici che erano in vacanza con loro.

Da allora sono passati 10 anni e Lulù è rimasta sempre con noi ha un carattere molto autoritario, decide lei quando vuole le coccole e quando vuole giocare.

Con me ha un rapporto particolare quando ero più piccola e piangevo per qualche capriccio o per qualche mia caduta, lei arrivava subito a controllare, entrava in stanza miagolando come per chiedere:

è tutto ok? Stai bene?

Ancora oggi è così, se ho qualcosa, viene subito a controllare.

A volte quando faccio i compiti viene a controllare cosa sto facendo, mi viene vicino e fissa il mio quaderno, e proprio buffa!

E’ una grande cacciatrice, in casa ci porta di tutto: lucertole, passerotti , gechi e una volta anche una piccola ranocchia, insomma ci porta la sua preda, forse pensa che non mangiamo abbastanza 😀 

A volte riusciamo a salvare qualche passerotto e lei si arrabbia tantissimo, miagola e miagola all’infinito come dire:

ora che ve la siete lasciata scappare cosa mangiate?

Quando non caccia, si fa lunghi riposini in qualsiasi posto della casa o del giardino, l’importante è che sia riparato e comodo, dove nessuno la può disturbare.

Per noi è la nostra gattina gigante, l’abbiamo soprannominata “The Queen” (la Regina) è lei che comanda Ginger (la cagnolina). Quando passa lei, Ginger si scansa perché Lulù è davvero una Regina!

Ora vi posto qualche foto della Regina di casa e la prossima volta vi parlerò di Ginger.

A proposito, lo sapete che la giornata internazionale del gatto è l’8 agosto?
Auguri a tutti i micetti! 🙂

Ciao, ci sentiamo presto!

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