Il kit di pulizia per i miei amici ponies

La Pulizia è molto importante!

Appena arrivo al maneggio per la mia lezione, la prima cosa che faccio è salutare tutti i ponies e i cavalli.

Li vizio un po’ perché mi porto sempre dietro qualche carota o biscottino per equini 😉

Nella mia scuderia c’è un’area dedicata ai ponies che si chiama “il villaggio Ponies”: c’è il paddock (il recinto dove i ponies stanno liberi all’aperto), 6 poste per la pulizia, la selleria e la postazione per far loro la doccia.

Al mio arrivo i ponies sono nel paddock; prima di uscire dal paddock con il pony per accompagnarlo nella posta (la postazione di pulizia), si mette la capezza (finimento utilizzato per legare e per condurre a mano il pony/cavallo; si mette passandolo dietro alle orecchie e circonda il suo muso) e la lunghina (una corda di circa due metri con in fondo un moschettone che si usa abbinato alla capezza e serve per accompagnare o legare il pony/cavallo) per poterlo accompagnare fuori dal recinto in sicurezza.

Per poter pulire un pony/cavallo in totale sicurezza prima di ogni cosa lo lego “ai due venti” (significa legarlo con due lunghine agli anelli laterali della capezza), così il pony durante la pulizia non può girarsi e non rischia di far male a me, a chi mi sta intorno ed anche a se stesso)

Nel kit per la pulizia è necessario avere:

  • per gli zoccoli: NETTAPIEDI, IL PENNELLO per il grasso
  • per il manto: STRIGLIA IN GOMMA O FERRO, la BRUSCA A SETOLE DURE E MORBIDE, SPUGNA MORBIDA
  • per la criniera e la coda: Il DISTRICANTE e dei PETTINI/SPAZZOLE appositi
  • per togliere acqua in eccesso dopo avergli fatto la doccia o il sudore dopo una lezione: la STECCA

Con il nettapiedi rimuovo i residui di fango, terra, sterco e truciolo incastrati negli zoccoli. La pulizia degli zoccoli è molto importante e fondamentale per il benessere dei nostri amici; è un’operazione che va fatta giornalmente e con attenzione per preservare questa parte da alcune gravi e fastidiose patologie che potrebbero tener fermo il cavallo per diverso tempo.

Durante la pulizia dello zoccolo ci si può accorgere se c’è la presenza di infezioni, ferite. L’uso del nettapiedi è anche un modo per capire se il cavallo ha qualche dolore che ti manifesterà togliendo bruscamente lo zoccolo.

Per pulire lo zoccolo bisogna seguire le scanalature naturali dello zoccolo dall’alto verso il basso (tallone punta), mai viceversa per evitare ferite accidentali.

Per quanto riguarda la cura dello zoccolo bisogna anche far controllare la ferratura. Il maniscalco è la persona che se ne occupa. Lo zoccolo cresce e in base al lavoro quotidiano tende a consumarsi e a essere irregolare, il maniscalco controlla ed effettua le operazioni di ferratura e la pareggiatura.

Queste operazioni sono importanti e da fare periodicamente.

Se un cavallo/pony ha lo zoccolo molto umido significa che ha bisogno di grasso che ha la funzione di impermeabilizzare lo zoccolo, quindi questa operazione varia a seconda della qualità dello zoccolo.

Il grasso va messo con un pennello apposito e lo faccio solo quando la nostra istruttrice mi dice di farlo.

Per la pulizia del manto bisogna iniziare usando la striglia che serve per togliere la polvere dal manto del cavallo. Si usa facendo dei movimenti circolari lungo tutto il corpo del cavallo, la polvere che man mano si accumula sulla striglia va eliminata.

Dopo aver strigliato il cavallo passo la brusca (la spazzola), per eliminare i residui di polvere dal pelo. La spugna morbida la uso per detergere gli occhi e le narici.

Per la coda e la criniera si usano dei pettini o spazzole apposite, è importante pettinare la coda e la criniera per evitare che si formino dei nodi. Prima di iniziare ad usare il pettine bisogna spruzzare, soprattutto sulla coda, il districante (tipo il nostro balsamo che è senza risciacquo).

Ora il pony/cavallo è pronto per essere sellato e iniziare la lezione 🙂

Una volta finita la lezione prima di rimettere il pony in paddock, bisogna dissellarlo, quando fa caldo con temperature molto alte si può fare la doccia completa soprattutto sulle gambe e sulla schiena dove c’era la sella, in quella parte il pony ha sudato parecchio ed è tutto bagnato.

Quando fa freddo non viene fatta la doccia completa, si coprono con la coperta per tenerli al calduccio. Per togliere l’acqua in eccesso dopo la doccia o il sudore si una la stecca.

Ciao, ci sentiamo presto! 🙂

Rinoceronte, un “dinosauro” col corno in fronte

In questo articolo, esploreremo il mondo dei rinoceronti, compresa la loro storia antica e il loro ruolo nell’ecosistema attuale.

Il rinoceronte è tra i più grandi mammiferi terrestri dopo gli elefanti e nonostante la sua possente stazza è in pericolo di estinzione, la causa principale è il bracconaggio per il commercio del suo prezioso corno oltre che la divisione degli ambienti in spazi sempre più piccoli e non comunicanti tra loro (frammentazione ambientale o degli habitat).

Ora vi posto qualche curiosità che ho trovato su questo grande mammifero un po’ “dinosauro”, un po’ “unicorno”

Ci sono 5 specie di rinoceronte, 2 sono africane: il rinoceronte bianco e quello nero; e 3 sono asiatiche: il rinoceronte indiano, il rinoceronte di Sumatra e il rinoceronte di Giava.

  • Il rinoceronte bianco è il più grande di tutti, ha la testa allungata e un labbro superiore squadrato adatto a pascolare l’erba. Ha un carattere più socievole e nonostante il nome è in realtà grigio.
  • Il rinoceronte nero ha un labbro superiore prensile, per afferrare i rami e le foglie, è infatti un brucatore. Ha un’indole più aggressiva del rinoceronte bianco.
  • Il rinoceronte di Sumatra è il più piccolo e ha 2 corni. Si nutre prevalentemente di foglie su piccoli alberi.
  • Il rinoceronte di Giava ha un solo corno e come corporatura ha delle pieghe sulla pelle come anche quello indiano.
  • Il rinoceronte indiano si ciba soprattutto di erbe alte, arbusti e piante acquatiche. Vive in Nepal e in India settentrionale.

Di cosa si ciba

Non è un predatore verso gli altri animali per la ricerca del cibo perché è erbivoro. Nonostante le sue enormi dimensioni corporee e forza, il rinoceronte ha un cervello piccolo.

Il suo aspetto

A seconda della specie a cui appartiene ha uno o due corni. Il corno del rinoceronte è fatto di una proteina chiamata cheratina, la stessa sostanza da cui sono fatte le unghie e i capelli.

La sua pelle è spessa e rugosa ma molto sensibile agli insetti e al sole e con delle piaghe molto grandi quasi a sembrare un’armatura possente, a vederlo mi viene in mente un dinosauro di altri tempi 🙂

Nonostante il nome: rinoceronte nero e rinoceronte bianco, il loro colore è grigio.

Curiosità

Hanno un udito eccellente e un grande senso dell’olfatto, ma hanno una vista scarsa. Solitamente non vivono in gruppi sono per lo più animali solitari.

I rinoceronti passano il loro tempo sia di giorno sia di notte nei pascoli e dormono solo durante i momenti più caldi della giornata.

Quando non mangiano si dedicano alla SPA: si fanno delle rilassanti maschere di fango fresco 😀 amano restare immersi nel fango anche per 9 ore.

Il fango li protegge dal sole e dalle punture d’insetto e dai parassiti (quando il fango si asciuga, raffredda la temperatura corporea e crea una pellicola protettiva).

Ora vi posto qualche foto di Rhino 🙂

Ciao, ci sentiamo presto!

Panda rosso
Panda rosso, un buffo animaletto unico e raro

Il Panda rosso è in pericolo di estinzione. Una delle cause principali è la deforestazione, i loro habitat vengono distrutti rimanendo così senza casa e senza risorse. Anche se la caccia è ILLEGALE molti bracconieri li prendono di mira per la loro pelliccia 🙁

Qui di seguito mi fa piacere riportare alcune notizie che ho trovato su questo simpatico animaletto

Pensando al nome “Panda rosso” viene in mente il classico grande Panda bianco e nero con magari il colore rosso in qualche parte del corpo. In realtà non gli somiglia affatto infatti, per il suo aspetto, molti lo associano ad un procione o ad una volpe per la sua folta coda.

Il Panda rosso è detto anche Panda minore ed è chiamato dagli abitanti della Cina “volpe di fuoco”: volpe proprio per la sua coda folta e di fuoco per il suo colore.

Il papà della mia amica Elena, mi ha girato queste 3 foto scattate allo Zoo di Washington, dove si vede il suo brillante colore rosso/ruggine e la sua super coda… è bellissimo!

Ci sono 2 specie differenti:

  • Il Panda rosso himalayano, che vive in Nepal e Bhutan
  • Il Panda rosso cinese vive nel nord del Myanmar e nel sud della Cina. Questa specie è più grande e ha un colore più scuro del Panda rosso himalayano

Il suo aspetto

Il Panda rosso non è molto grande, è più che altro come un gatto domestico. I maschi pesano tra i 4,5 e i 6 kg e misurano tra i 30-60 cm di lunghezza, mentre le femmine pesano tra i 3-4,5 kg e misurano tra i 30-50 cm.

Ha una lunga e coda folta caratterizzata da 6 anelli di colore rosso (o ocra) che gli dà un grande equilibrio e gli permette di muoversi attraverso zone scivolose con grande abilità.

Le zampe sono di colore nero e quelle anteriori hanno un sesto dito (forte vero? 🙂 ) e un cuscinetto carnoso che serve proprio per acciuffare la pianta con cui si ciba.

Di cosa si ciba

Come il suo “cugino” bianco e nero è ghiotto di bambù, viene classificato come carnivoro perché oltre che di diverse radici, bacche, frutta, funghi e uova di animali (che di solito rubano dai nidi), si ciba anche di insetti e di piccoli animali come i roditori.

Curisità

Il Panda rosso è un animale notturno, dorme di giorno e si nutre di notte! Anche il suo modo di riposare è particolare: si allunga su un ramo e lascia a penzoloni le zampe, mentre la sua tana la costruisce sugli alberi.

Ora vi posto qualche foto e vi aspetto al mio prossimo articolo!

Ciao, ci sentiamo presto!

Settembre
Settembre: fresco la sera e fresco la mattina

Da oggi pubblicherò un almanacco mensile: curiosità, giornate mondiali, internazionali o nazionali (ovviamente dedicato ai miei amici animali), la luna, le stelle, i segni zodiacali del mese, insomma, tutto quello che mi passa per la testa sul mese in corso. Oggi vi racconterò qualcosa sul mese di settembre!

Settembre, come recita una canzone celebre che mi ha fatto ascoltare mamma “l’estate sta finendo” porta la fine dell’estate.

Nell’anno 2022 il 23 settembre si entra nell’equinozio d’autunno. E’ il momento particolare in cui la durata delle ore di luce e di buio è uguale su tutto il pianeta. I colori della natura che ci circonda iniziano a cambiare, gli alberi iniziano ad assumere dei colori caldi e brillanti, quasi a sembrare finti.

Per la maggior parte di noi settembre segna la fine delle vacanze estive, si ricomincia con la scuola e si ritorna alla normale routine quotidiana e già si inizia a pensare alle prossime vacanze.

Nel mese di settembre, anche se la scuola è iniziata, qualche volta vado al mare, che per mia fortuna è vicino a casa. Le temperature sono ancora miti e si sta benissimo, l’acqua del mare sembra più trasparente e cristallina.

Settembre dà inizio a fiere e sagre autonnali, come ad esempio la festa dell’uva in Trentino-Alto Adige, o la fiera del peperone a Carmagnola (TO). La fine dell’estate infatti, coincide con l’inizio delle feste locali e per questo mese ci sarà che l’imbarazzo della scelta.

La maggior parte sono feste tradizionali di tipo enogastronomico che ci accompagneranno per tutto il resto dell’anno.

Molti sono i frutti che questo mese ci regala: uva, castagne, noci, nocciole, pere, lamponi, fichi; è il mese dedicato alla raccolta delle mele, con questi frutti si possono fare dei dolci molto squisiti sopratutto una delle mie preferite: la torta di mele della nonna 😉

L’anno scorso, in una sera di settembre, mi è capitato di osservare la Luna con il telescopio del mio amico Marco. Era bellissima! E mia mamma è anche riuscita a fotografarla.

La Luna è sempre uguale, ma quando la guardiamo dalla terra, cambia aspetto a seconda delle giornate. A volte sembra un sorriso stampato nel cielo, altre volte, sembra una grossa lampada che ci illumina; eppure la Luna non brilla di luce propria ma è illuminata dal Sole (a volte tutta, altre volte una parte).

Tutti questi aspetti che la Luna ci offre sono dovuti dalle fasi lunari, ovvero i cambiamenti della Luna che noi vediamo dalla Terra. Le fasi lunari si ripetono ogni mese e sono: la Luna crescente, la Luna piena, la Luna in fase calante, la Luna nuova e la Luna in fase crescente.

Per chi segue le fasi lunari questo è il calendario del mese di settembre 2022:

01-09 settembre: luna crescente

10 settembre: luna piena

11-24 settembre: luna in fase calante

25 settembre: luna nuova

26-30 settembre: luna in fase crescente

La pietra preziosa del mese di settembre è lo Zaffiro, tutti pensano che sia di un unico colore: blu; ma è una gemma dalle colorazioni più varie: dal rosa all’arancio, al porpora, al verde, al giallo, fino al bianco incolore.

I segni zodiacali legati a questo mese sono: la VERGINE (dal 24 agosto al 23 settembre) e la BILANCIA (dal 24 settembre al 22 ottobre)

Per la Vergine, l’elemento è la terra, il pianeta è Mercurio e la sua pietra è l’Agata. Per la Bilancia, invece, il suo elemento è l’aria, il pianeta è Venere la sua pietra lo Zaffiro e il Corallo.

Per quanto riguarda le giornate mondiali ed internazionali per il mese di settembre vi ricordo:

15 SETTEMBRE

Giornata internazionale del panda rosso 

Il panda rosso, una specie originaria dell’Himalaya orientale è un animaletto molto carino il suo nome lo prende dal color ruggine e ha un musetto simpatico.

Fra le minacce a questa specie c’è anche il cambiamento climatico che sta causando siccità frequenti, nevicate e inondazioni e modifica la vegetazione nell’Himalaya.

La popolazione mondiale di panda rosso è diminuita del 50% negli ultimi 20 anni anche perchè sono sempre meno i bambù dove costruiscono i loro nidi 🙁

22 SETTEMBRE

Il 22 settembre ci sono due giornate mondiali di cui vi voglio parlare che per me sono entrambe importanti e da ricordare.

Giornata mondiale del rinoceronte 

Il rinoceronte viene cacciato dai bracconieri per il suo prezioso corno, che viene utilizzato dalla medicina cinese e raggiunge, nel mercato nero, costi elevati 🙁

Giornata Mondiale senza Auto 

Per aiutare il nostro pianeta e tentare almeno in un giorno di ridurre l’inquinamento, per questo nostro mondo ormai pieno di automobili, questa è una giornata da segnare sul calendario.

Con questa giornata magari molti si domandano:

Cosa facciamo nella giornata mondiale senza auto ? Dove andiamo?

Beh, è un modo per fare lunghe passeggiate con i propri genitori, fare un pic-nic nel parco vicino a casa, giochi di società insieme ad amici, un giro in biciletta… insomma tutto tranne usare l’automobile 🙂

Ora vi posto qualche foto “settembrina” e vi aspetto con le curiosità del mese di ottobre.

Ciao, ci sentiamo presto!

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